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Dopo tanta attesa è finalmente uscito: Renaissance di Beyoncé era l’album più atteso dell’estate, ora finalmente disponibile su tutte le piattaforme dopo un leak illegale due giorni fa che ha adirato non poco la cantante, che su questo nuovo progetto ha lavorato per ben tre anni: “Creare questo album mi ha dato un luogo in cui sognare e fuggire da questi tempi spaventosi”, ha scritto Queen B: “Mi ha permesso di sentirmi libera e avventurosa in un periodo in cui si muovono poche cose. La mia intenzione è quella di creare un safe space, libero da perfezionismi e troppi pensieri, un luogo in cui urlare, scatenarsi, sentirsi liberi”. Dopo Lemonade del 2006, un progetto musicale al contempo estremamente personale ed estremamente politico, Beyoncé ora sceglie la via dell’escapismo e la formula sembra funzionare.
Già il primo singolo uscito qualche settimane fa, Break My Soul, campionando il classicone Show Me Love di Robin S. ma anche il pezzo bounce Explode di Big Freedia, rappresentava al meglio la nuova direzione della cantante, permettendole anche di scalare le classifiche dei singoli più venduti negli Stati Uniti e nel Regno Unito per la prima volta dopo anni (pur essendo rilevantissima dal punto di vista culturale e del buzz social, infatti, Queen B recentemente non è mai stata una vera e propria hitmaker da top 10).
“Nelle sue sedici tracce Renaissance è essenzialmente un tributo a due forme musicali: la house di fine anni Ottanta e inizi anni Novanta e la disco”, scrive il Telegraph, anche se le influenze sono davvero sterminate, includendo soul, gospel e rap. Numerose anche le collaborazioni, che vanno dal marito Jay-Z a un’icona come Grace Jones, che compare assieme alla cantante nigeriana Tems in Move; e ancora Drake, Pharrell, Skrillex, la rapper giamaicana Beam (che partecipa al brano Energy).
Renaissance è anche un enorme esercizio di campionamento: Alien Superstar contiene un sample di I’m Too Sexy dei Right Said Fred, Cut It Uff – una collaborazione con Nile Rodgers degli Chic – ha elementi di Ooh La La la di Teena Marie, e soprattutto la traccia conclusiva Summer Renaissance riprende I Feel Love di Donna Summer, con la produzione di Giorgio Moroder che viene proiettata ancora più nel futuro delle sonorità. Non tutti sono stati contenti però di questa voracità musicale: la cantante Kelis, la cui Milkshake è campionata nella canzone Energy, ha fatto sapere di non essere stata mai interpellata per avere il suo consenso: “L’ho saputo quando l’ha saputo il resto del mondo, alcune persone in questo business non hanno né l’anima né l’integrità”, per poi aggiungere: “Non è stata una collaborazione, è stato un furto”.