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In effetti il pubblico cercava non solo di godersi la musica sul palco, ma anche di adocchiare qua e là gli influencer più noti, accorsi a dare lustro alla manifestazione. Quando nell’area vip si è palesata Elisa Maino, influencer e modella con oltre 3 milioni di follower su Instagram, gli occhi soprattutto degli italiani hanno smesso di seguire il concerto alla ricerca di una foto anche se a distanza. Non che sul palco l’atmosfera non fosse altrettanto stimolante, con le esibizioni del rapper French Montana e soprattutto di Marshmello, dj dalla maschera a forma di dolcetto gommoso appunto che ha concluso la serata con un mastodontico set fatto di visual e spettacoli pirotecnici.
Con neanche 6mila abitanti, La Valletta sembra una città vivacissima dal punto di vista culturale, non solo per la stessa Music Week organizzata da Mtv come cornice collaterale all’evento principale, ma anche come catalizzatore di festival diversificati – anche di musica lirica, essendo già di per sé la città una specie di enorme palcoscenico operistico a cielo aperto – e capitale di un paese, Malta, che pur piccolo è uno di quelli che destina più investimenti a livello televisivo e d’intrattenimento. In giorni come questi, in cui l’isola principale dell’arcipelago maltese è invasa da giovani da tutta Europa, si vive in una specie di cortocircuito: tutto attorno, gli edifici, le architettura, i panorami marittimi, sembrano una continua, rovente fortificazione (data la storia di invasioni dal mare e svariate dominazioni); per certi versi poi, anche la società maltese è arroccata su posizioni reazionarie, se si considera che qui l’aborto è vietato, il divorzio è legale solo dal 2011 e la gestione dei flussi migratori è spesso oggetto di dibattiti (ed egoismi) accesissimi.
MarshmelloAnthony Harvey/IOMTV Malta/Shutterstock