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Se in questi mesi vi siete avvicinati alla nuova scena rap italiana, il termine “drill” vi dirà qualcosa. Non è inedito per la generazione post-muretto. Già nei primi video di Tedua, tra i “pionieri” di un 2016 che ha sparigliato le carte dell’industria, compariva la scritta “Drilliguria”, con un calembour tra la regione e il mondo di Chief Keef, ispirazione del rapper che ha unito Genova e Milano.
L’ultimo trend mondiale del rap premiava un mood rallentato, quasi rilassato, figlio dell’effetto praticamente narcotico di sciroppi per la tosse e similia, ma quasi dieci anni fa, a sud di Chicago (per tutti, allora, Chiraq per l’alto numero di morti per armi da fuoco), si decise di rompere con quel clima per tornare a raccontare la realtà di strada.
È nato tutto da Chicago, ma c’è chi si è spinto a dire che la drill è un sottogenere del rap nato in Europa e giunto a influenzare gli States. La musica che sentite oggi, però, è figlia della UK drill, mix tra ciò che veniva prodotto nel South Side di Chicago e il grime.
Da Londra è arrivata a NY grazie a Pop Smoke, che si rifaceva ai britannici e divenne il massimo esponente del genere prima di incontrare una tragica fine, in pieno stile drill.
In Italia, oggi, se dobbiamo pensare a un artista drill, quello è Rondo da Sosa, di quella matrice fin dal nome (Sosa si rifà a Chief Keef, mentre Rondo viene da RondoNumbaNine, un altro esponente della Chicago drill). Il pezzo che lo ha reso famoso, però, è un remix di Pop Smoke, Exposing Me, collaborazione con King Von, altro rapper passato a miglior vita, nel caso vi steste chiedendo se davvero la drill ha riportato “questa roba in strada”.
Qual è il futuro del genere?
È difficile dirlo, ma ci sono influenze drill in gran parte del nostro rap del momento, specie quando esce da San Siro. Se pensiamo ai brani che stanno in cima alle classifiche di Spotify, c’è n’è poca (Rhove è più vicino a Jul come sonorità, anche Paky guarda alla Francia, un po’ come rimando alla sua massima ispirazione, i Co’Sang, e a differenza della trap la generazione di veterani ha un po’ rifiutato questo suono). Però, la drill è un fatto e insieme l’ultima grande novità del genere, in attesa della prossima.
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