martedì, Settembre 26, 2023

Al via la missione Artemis I verso la Luna, quando parte e come seguirla in diretta

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Il lancio della missione spaziale Artemis I della NASA farà scattare il nuovo conto alla rovescia verso il ritorno dell’uomo sulla Luna. Dopo un primo rinvio a causa di un problema al motore, il prossimo 2 settembre dovrebbe essere il momento giusto per il lancio del mega-razzo SLS – Space Launch System – che dovrà gestire tutti gli step successivi del programma – che dovrebbe concludersi, appunto, nel 2025 con l’arrivo sul Satellite. Si tratterà del razzo più grande ad aver mai lasciato la Terra con i suoi 61 metri di altezza, due booster e quattro motori RS-25 e può trasportare circa 27 tonnellate di materiali fino alle vicinanze della Luna. Al momento della partenza i due booster genereranno più spinta di 14 aerei commerciali a 4 motori che serviranno a dare la spinta necessaria per uscire dall’atmosfera, dopodiché si accenderanno i propulsori alimentati con 537.000 galloni di idrogeno liquido e 196.000 di ossigeno liquido, necessari per i 42 giorni previsti di missione. Insieme al razzo SLS si staccherà da Terra anche la capsula Orion, progettata per le missioni oltre l’orbita terrestre e candidata numero uno a portarci sulla Luna e poi su Marte. Ha un aspetto scintillante – realizzato in modo tale da fronteggiare le temperature estreme nello spazio – con uno scudo termico di nuova generazione per far fronte al rientro nell’atmosfera e un sistema di sicurezza che dovrebbe salvare gli astronauti se qualcosa andasse storto durante il lancio. Dopo il primo test in orbita nel 2014, ora è arrivata la prova generale senza astronauti a bordo per capire come si comporterà nel viaggio verso la Luna – in teoria può sopportare 4 persone a bordo per un massimo di 21 giorni in solitaria. Oggi partirà con tre manichini, Helga, Zohar e Campos, che vestiranno la stessa tuta spaziale degli astronauti in carne e ossa, in modo tale da permettere alla NASA di analizzare le forze e le radiazioni sul loro corpo in vista delle prossime missioni. Oltre ai manichini sulla Orion ci sarà il sistema di prova Callisto, sviluppato da Lockheed Martin, che porterà nello spazio l’intelligenza artificiale di Alexa – che funzionerà offline senza la necessità di collegarsi ad Internet; la stessa, insieme a Calisto, testerà anche una videochiamata con un iPad all’interno della navicella.

Insomma, Artemis I sarà un gigantesco test in vista delle prossime missioni e dovrà garantire che Orion possa lavorare nello spazio e che possa riportare gli astronauti sani e salvi sulla Terra al termine della missione. Come bonus, volerà più lontano dalla Terra di quanto qualsiasi veicolo spaziale progettato per l’uomo abbia mai volato prima, raggiungendo una distanza di 64mila chilometri oltre la Luna (all’incirca 450mila chilometri). Nei giorni di missione si avvicinerà alla Luna e arriverà fino a 100 chilometri dalla sua superficie per poi allontanarsi e rientrare sulla Terra: se tutto va bene il 29 agosto, dovrebbe tornare sulla Terra il 10 ottobre. Insieme al razzo e alla capsula Orion verranno lanciati dieci satelliti di dimensioni molto piccole che si occuperanno di raccogliere una serie di dati dalla missione: come Argomoon, progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana, che avrà la responsabilità di raccogliere i dati del secondo stadio di SLS che invierà la capsula Orion verso la Luna, registrando anche le immagini dell’operazione; altri cercheranno l’acqua sulla Luna, creeranno una mappa dei siti di allunaggio, misureranno le radiazioni e così via.

Come seguire la partenza di Artemis I? Ci sarà una diretta streaming sul canale YouTube della NASA, oppure, se hai già un visore Oculus, su Horizon Worlds di Meta sarà possibile vivere l’esperienza in realtà virtuale come se fossi nelle vicinanze del sito di lancio.

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