martedì, Aprile 16, 2024

Cosa c'entra LeBron James con il Milan, che ha appena cambiato proprietà

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Se volessimo fare un titolone a effetto potremmo dire che «LeBron James compra il Milan». No, non è esattamente così, ma il legame tra il campione di basket NBA e il Milan c’è eccome. Per spiegarlo serve prima chiarire il contesto, ovvero il passaggio di proprietà del Milan dal fondo Elliott a RedBird Group, appena diventato ufficiale. Tra i finanziatori che hanno permesso a Gerry Cardinale di diventare il nuovo proprietario, affiancando RedBird nell’investimento da 1,2 miliardi di euro, ci sono (come riportato dal Financial Times) anche la squadra di baseball dei New York Yankees e Main Street Advisor, fondo di investimento con sede a Los Angeles che annovera tra i suoi investitori proprio LeBron James, ma anche il produttore musicale Jimmy Iovine e il rapper Drake. LeBron James (come Iovine e Drake) è da definire tecnicamente investitore passivo, partecipando all’operazione in quanto detentore di quote di Main Street senza quindi partecipazioni dirette nel Milan. Che entrerà però nel portfolio del campione, immarcabile sul parquet ma anche imprenditore di grande successo.

Guadagni e sponsor

La partecipazione indiretta di LeBron James nel Milan sarebbe soltanto l’ultimo dei numerosi investimenti fatti dal campione di basket, che a giugno il sito di Forbes ha incoronato come primo giocatore NBA capace di superare il valore di un miliardo di dollari pur essendo ancora in attività. Solo con l’ultimo rinnovo di contratto, infatti, Il Prescelto si è garantito un ingaggio di 97,1 milioni per il prossimo biennio, cosa che gli permetterà di arrivare in totale a 532 milioni guadagnati dall’inizio della carriera, come nessun giocatore prima di lui nella storia NBA. A queste cifre vanno aggiunti i faraonici guadagni che arrivano dagli sponsor, a cominciare da Nike, marchio da sempre al suo fianco e con il quale ha sottoscritto un contratto a vita nel 2015. E poi AT&T, PepsiCo, Walmart e Crypto.com, brand che gli fruttano circa 65 milioni di dollari all’anno.

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Kevin C. Cox

I suoi investimenti

A fronte di guadagni tanto importanti, LeBron James ha voluto reinvestire in una serie di attività extra basket in settori diversi. Il più importante è stato quello con Maverick Carter, suo amico d’infanzia e socio in affari, con cui ha dato vita alla SpringHill Company (dal nome del complesso di appartamenti di Akron, in Ohio, in cui James e sua madre hanno finalmente trovato la stabilità dopo anni di difficoltà economiche), una società di produzione di film, documentari, serie tv e podcast, e che comprende al suo interno anche la piattaforma Uninterrupted, che offre agli atleti la possibilità di raggiungere direttamente i consumatori tramite social, media tradizionali, podcast, eventi e merchandising. Lo scorso ottobre James ha venduto una quota di minoranza della società, valutata complessivamente 725 milioni di dollari. L’altro importante investimento è stato quello nel Fenway Sports Group, società che controlla i Boston Red Sox di baseball, i Pittsburgh Penguins di hockey e il Liverpool. James aveva cominciato con una partecipazione del 2% nei Reds nel 2011, ma ha scambiato quelle quote per una partecipazione nell’1% nel gruppo. Il suo 2% nei Reds nel 2011 valeva 5,5 milioni di dollari, quando l’ha ceduto nel 2021 ben 43! Non potevano mancare gli investimenti sul mercato immobiliare, con tre proprietà extra lusso: una villa da 10 milioni di dollari ad Akron, la sua città natale in Ohio, e due a Los Angeles, una a Brentwood (acquistata nel 2017 per 23 milioni di dollari e nella quale vive) e una a Beverly Hills (costata quasi 37 milioni di dollari e già demolita per costruirne una nuova). Nel 2015 ha fatto notizia la decisione di James di interrompere l’accordo con McDonald’s (di cui era testimonial e che gli garantiva 15 milioni di dollari all’anno per un quadriennio) per investire in Blaze Pizza, una catena di pizzerie in grande espansione. Il 10% della società gli è costato meno di un milione di dollari, ora Blaze ha più di 300 negozi negli Stati Uniti e in Canada, e l’investimento iniziale vale già oltre 30 milioni.

Secondo le stime di Forbes gli altri investimenti di James si aggirano attorno ai 500 milioni di dollari, grazie a vendite record (come quella di Beats by Dre, di cui James è stato uno dei soci iniziali e deteneva una piccola quota, ad Apple nel 2014 per tre miliardi di dollari) e altri asset, da Lyft, un’impresa di trasporti privati stile Uber all’azienda di integratori sportivi Ladder (insieme ad Arnold Schwarzenegger e Bec Wilcock), dall’app Calm (considerata tra le migliori per quanto riguarda la categoria della meditazione e relax) alla società produttrice di biciclette Canyon, ma anche il gaming con Status PRO, azienda di realtà aumentata e virtuale che annovera tra gli investitori anche la tennista Naomi Osaka e Drake. E poi la tequila, con la Lobos 1707 prodotta dalla distilleria di cui LeBron James è socio. Venduta online a 51 dollari, è stata considerata la migliore al «San Francisco World Spirits Competition 2022». Non resta che aspettare, ma prima o poi, compatibilmente con tutti gli impegni, vedremo LeBron James sulle tribune di San Siro con una sciarpa rossonera al collo.

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