Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
MilanoLa Milano Design Week 2023 ha visto la partecipazione di molte case automobilistiche del panorama internazionale. Tra le molte, però, Kia ha saputo differenziarsi dimostrando di essere uno dei marchi più innovativi da tenere sott’occhio per la sua capacità di interpretare l’attualità. Giuseppe Bitti, Managing Director & COO presso Kia Italia, ha presentato la filosofia del design della casa automobilistica sudcoreana, che si basa sui principi Opposites United, ovvero l’armonia che si ottiene facendo convivere tendenze quasi opposte. Alla mostra Opposites United, organizzata presso il Museo della Permanente di Milano, Kia ha esposto la sua visione strategica sullo stile e sulla progettazione dei propri modelli. “Non parliamo di automobili, ma di concetti che sottendono la nostra visione per il design“, ha dichiarato Bitti. “La natura deve essere rispettata, ma anche ammirata. È proprio facendo convivere tendenze quasi opposte che si riesce a creare armonia“.
Nei giorni dell’esposizione milanese abbiamo avuto la possibilità di parlare anche con Karim Habib, il nuovo Senior Vice President e Head of Kia Design Center, che ha enfatizzato l’importanza del contrasto nella vita e nel design. “La vita è piena di contrasti, di cose che non sono super organizzate e di casino. La vita è così ed è anche il suo bello come lo sono le imperfezioni“, ha affermato. “L’idea del contrasto viene proprio da qui e i cinque pilastri sono proprio cinque idee: la natura, l’aspetto divertente, l’idea della potenza, l’idea dell’eleganza e la tecnologia. Credo siano questi i diversi aspetti che in qualche modo caratterizzano l’automobile“. La mostra Opposites United ha dimostrato come il design di Kia sia in grado di creare una vera e propria esperienza sensoriale. Le sette sale dell’esposizione di via Turati hanno permesso ai visitatori di immergersi nell’essenza e nella filosofia del marchio sudcoreano, attraverso una combinazione di elementi visivi e sonori. “Quando si entra in queste sale ci si imbatte in un mondo che ti tocca a livello visivo e a livello sonoro: può essere questa la forza intrinseca del digitale“, ha concluso Habib.