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Non dovremo più perderci fra siti e piattaforme di enti e atenei per un certificato di laurea. Salpa infatti l’Anis, l’Anagrafe nazionale dell’istruzione superiore. Si tratta del sistema informativo unitario che raccoglie fin da subito una parte, e più avanti si spera la totalità, dei dati al momento distribuiti in oltre cinquecento sistemi informativi di università, istituti di formazione superiore statali e no. Che adesso aggiungeranno informazioni sulle iscrizioni e sui titoli di studio per ottenere i certificati utili ai rapporti con i privati e ai concorsi pubblici, assicurando al contempo a tutte le pubbliche amministrazioni e ai soggetti privati autorizzati, nei casi previsti dalla legge, l’accesso ai dati grazie alla Piattaforma digitale nazionale dati.
La guida:
- Come si usa e cosa c’è per il momento
- Lo stato di avanzamento del progetto e gli enti coinvolti
- Le istituzioni coinvolte
Come si usa e cosa c’è per il momento
Al portale dell’Anis sono già disponibili i primi servizi online. Si accede, come in tutti i casi di servizi legati alla pubblica amministrazione, con Spid, il sistema pubblico di identità digitale, o Carta d’identità elettronica. Sono disponibili i dati relativi alle iscrizioni degli ultimi tre anni accademici e ai titoli di studio di I e II livello conseguiti nelle università italiane a partire dal 2010 e i titoli post laurea a partire dal 2017. Wired ha provato il servizio. E non a caso, nel nostro test, nessun titolo era presente: poiché l’ultimo titolo conseguito da chi scrive, di II grado, risale al 2008. È possibile richiederne un’eventuale rettifica e scaricare le relative attestazioni.
Lo stato di avanzamento del progetto e gli enti coinvolti
Anis è di fatto un progetto gemello dell’Anpr, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, visto che gestisce i dati anagrafici dei cittadini in interoperabilità, eliminando in questo modo inutili duplicazioni e rischi di disallineamento. Oltre alle università, ci si trovano i dati provenienti da istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, scuole superiori per mediatori linguistici, scuole di specializzazione in psicoterapia. La prima fase ha coinvolto le università per la trasmissione di dati a partire dal 2010, le successive fasi vedranno la partecipazione di tutti gli istituti di formazione superiore. E per i dati pre-2010? Una nota dei ministero dell’Università e della ricerca spiega che “sono previsti ulteriori interventi per agevolare le università e gli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica nel rendere disponibili i dati antecedenti al 2010”. Speriamo non ci si fermi agli ultimi 13 anni.
Le istituzioni coinvolte
L’Anagrafe nazionale dell’istruzione superiore è stata realizzata dal ministero dell’Università e della ricerca, che ha emanato nelle scorse settimane i decreti per la realizzazione e la circolare con le indicazioni operative per gli atenei. Il dicastero guidato da Annamaria Bernini ha lavorato in tandem con il Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, affidato ad Alessio Butti. Mentre Sogei, la società pubblica che fornisce servizi informatici per la pubblica amministrazione, ha realizzato l’infrastruttura digitale.