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Nike e e l’azienda di dispositivi massaggianti Hyperice hanno unito forze, visioni e tecnologia per dare vita a Nike Hyperboot, una calzatura rivoluzionaria che porta riscaldamento e recupero muscolare su un nuovo piano: quello del movimento continuo, dell’autonomia e della personalizzazione intelligente. In pratica è uno stivaletto hi-tech che incorpora al suo interno sistemi di compressione d’aria, elementi riscaldanti ad alta efficienza e una batteria integrata nella soletta. Il tutto controllabile via app Hyperice o con la semplice pressione di un pulsante. Gli atleti possono scegliere tra tre livelli di calore e compressione, sincronizzando le scarpe per un’esperienza personalizzata che si adatta alle esigenze fisiche e mentali del momento.
Stavolta, il futuro si infila. È una calzatura. È un esoscheletro semovente. È una specie di scaldapiedi aerodinamico che, una volta calzato, ti regala la sensazione di avere a disposizione un massaggiatore personale, un fisioterapista, e un booster da Formula 1, tutto nello stesso stivaletto a taglio alto.
Ma com’è, davvero?
Sha’Carri Richardson, sprinter texana che corre come se avesse il diavolo in corpo, è stata tra le prime a testarla. “Mi ha impressionata subito,” ha detto. “Sento la differenza. Posso iniziare a riscaldarmi già mentre cammino, mentre sono in aeroporto con le cuffie e i muscoli in tensione.”
E Jayden Daniels, quarterback di football americano meticoloso come un chirurgo svizzero, ha aggiunto: “Ormai è parte integrante della mia routine. È il primo strumento tecnologico che utilizzo prima di scendere in campo: un vero punto di svolta nel modo in cui preparo il mio corpo alla gara“.” Tradotto: se il corpo è una macchina, questa è la chiave di accensione.
Un pacchetto batteria invisibile, annidato nella soletta, eroga energia a un sistema di compressori sequenziali – immaginate piccoli polmoni artificiali che gonfiano e sgonfiano, spingendo l’aria con una coreografia precisa. Allo stesso tempo, elementi riscaldanti portano il calore nei tessuti, nei muscoli, nei tendini. Dovrebbe essere come avere un impacco caldo e un massaggio drenante, ma mentre ti muovi. E tutto questo dentro una scarpa. Una scarpa che respira. Una scarpa che, volendo, potrebbe anche parlarti. Magari un giorno lo farà. E ti dirà: “Dai, su. Non fare il pigro. Oggi ci si allena.”