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Il merito della sua genesi è praticamente tutto di Max Hoffman, un imprenditore austriaco che nel 1941 si era trasferito a New York e che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale aveva iniziato a concentrarsi sull’importazione di automobili europee, sportive e non. È a lui che si deve la nascita di auto mitiche come la Alfa Romeo Giulietta Spider, la Mercedes 300 SL e la Porsche 356 Speedster, nel senso che le Case in questione le realizzarono proprio su su richiesta e per la sua convinzione di poterle vendere al pubblico americano. La Bmw 507 è una di queste e anche il designer che ne firmò la carrozzeria era un suggerimento di Hoffman, ovvero il conte Albrecht von Goertz, un designer industriale indipendente. A livello tecnico, la Bmw 507 recuperava il telaio a longheroni delle coeve berline 501 e 502.
Press office Bmw
Questo veniva accorciato e siccome era molto pesante, tutta la carrozzeria venne realizzata in alluminio. Sotto il cofano anteriore c’era un motore V8 da 3,2 litri di cilindrata, anch’esso costruito interamente in alluminio, che però erogava solo 150 CV e non offriva prestazioni strabilianti. Quando arrivò sul mercato, nel 1957, il suo prezzo era di ben 9.000 dollari, ovvero oltre il doppio della Corvette e anche di più della Mercedes 300 SL Coupé. Probabilmente il suo scarso successo si deve anche al prezzo fuori mercato, ma questo non ha impedito ad alcuni divi dell’epoca di comprarla. Del re del rock vi abbiamo già detto, ma tra i proprietari c’erano anche John Surtees, Alain Delon, David Carradine e Ursula Andress.