giovedì, Maggio 16, 2024

Dinosauri, scoperte le tracce di un enorme raptor del Giurassico

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Un gruppo di scienziati ha individuato nel sud-est della Cina le impronte di un “gigante” tra i dinosauri del Giurassico: un raptor molto più grande rispetto ai suoi simili finora conosciuti, con zampe posteriori lunghe più di un metro e mezzo e una dimensione complessiva di circa 5 metri. La scoperta è stata descritta in uno studio pubblicato su iScience.

Lo studio

Quando le persone pensano ai dinosauri raptor probabilmente pensano a quelli dei film di Jurassic Park: cacciatori aggressivi, muscolosi e di dimensioni umane”, racconta Anthony Romilio, ricercatore associato presso l’Università del Queensland (Australia), specializzato nello studio di impronte fossili di dinosauro e co-autore della ricerca. “Ma queste tracce – prosegue l’esperto – sono state lasciate da un gruppo molto più snello e intelligente della famiglia dei Velociraptor, noti come Troodontidi, che emerse nel tardo Giurassico, circa 95 milioni di anni fa”.

Le tracce sono state scoperte nel 2020 nella provincia Fujian, situata nel sud-est della Cina, da un gruppo di ricercatori guidato da Lida Xing, docente presso la China University of Geosciences. Il gruppo di ricercatori ha in realtà individuato tracce relative a diverse specie di dinosauro, comprese le impronte “a due dita” (cioè a forma di “V”) caratteristiche dei dinosauri raptor. Fra queste ultime, quelle più grandi (lunghe circa 36 centimetri) sono state attribuite al nuovo gruppo, a cui i ricercatori hanno dato il nome di Fujianipus yingliangi, in onore del luogo nel quale sono state ritrovate.

Tracce di Troodontidi

Gli autori dello studio, racconta Romilio, hanno comparato le impronte con altre, scoperte in precedenza in Asia, Europa e Americhe, relative a dinosauri con due dita: “Abbiamo scoperto che questo tipo di traccia ha una forma particolare, che la rende unica”, prosegue. E, in base alle dimensioni delle impronte, i ricercatori stimano che F. yingliangi avesse delle zampe posteriori lunghe circa 1,8 metri.

Come anticipato, secondo i ricercatori il gruppo appena scoperto appartiene probabilmente alla famiglia dei Troodontidi, dinosauri simili ad uccelli che fino a non molto tempo fa si pensava fossero generalmente di piccole dimensioni: “Il concetto dei grandi Troodontidi è emerso solo recentemente nella comunità dei paleontologi”, spiega ancora Romilio: “Le ossa scoperte in Alaska suggeriscono una tendenza al gigantismo vicino all’antico circolo polare artico, un’area con una potenziale minore competizione fra specie a causa dei lunghi periodi di buio invernale. Ma i nostri risultati – conclude – suggeriscono che questi giganti raptor si siano spinti molto più a sud e che fossero molto più diffusi”.

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