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Il governo degli Stati Uniti ha approvato la prima norma nazionale che stabilisce nuove regole sulla presenza di diversi composti chimici nocivi nell’acqua potabile. Il provvedimento mira a ridurre l’esposizione della popolazione ai Pfas, le sostanze per- e polifluoroalchiliche, note anche come “inquinanti eterni” e associate a una serie di malattie, tra cui il cancro.
L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa) ha fissato un nuovo standard relativo ai livelli di i Pfas nell’acqua potabile, che ora non dovranno superare le 4 parti per 1000 miliardi (una soglia sensibilmente minore rispetto alle precedenti 70 parti per mille miliardi).
Il nuovo quadro normativo obbliga le amministrazioni statali e i servizi idrici a monitorare cinque tipi di inquinanti eterni. Gli enti coinvolti avranno tre anni di tempo per completare le proprie valutazioni; nel caso di livelli superiori ai limiti stabiliti, saranno obbligati ad acquistare, installare e mettere in funzione apparecchiature di filtraggio dei Pfas entro due anni.
Cosa sono i Pfas e che rischi comportano
I Pfas sono una famiglia di sostanze chimiche sintetiche utilizzate in prodotti di uso quotidiano come il filo interdentale, i cosmetici e gli utensili da cucina antiaderenti. Si tratta di composti particolarmente difficili da scomporre e collegati a un aumento del rischio di tumori, malattie della tiroide, problemi riproduttivi e problemi al cuore e al fegato.
Uno studio dell’Environmental working group del 2020 ha rilevato che più di 200 milioni di persone negli Stati Uniti sono state esposte ad acqua potabile contaminata da Pfas (un problema che tocca da vicino anche il nostro paese). Stando ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie queste sostanze sono presenti nel sangue di quasi il 97% degli americani.
“L’acqua potabile contaminata da Pfas è da troppo tempo una piaga per le comunità di tutto il paese“, ha dichiarato il direttore dell’Epa Michael Regan. Secondo l’ente la nuova misura “eviterà migliaia di morti e ridurrà decine di migliaia di gravi malattie” legate alla contaminazione da Pfas, tra cui tumori, problemi cardiaci, patologie epatiche e complicazioni alla nascita .
David Andrews, scienziato dell’Environmental working group, ha definito il nuovo standard “storico“. “È la prima volta dagli emendamenti al Safe Drinking Water Act nel 1996, che un contaminante dell’acqua potabile viene preso in considerazione nel processo normativo”, ha detto Andrews.
I dubbi sulle nuove norme
Gli esperti ritengono che il nuovo standard poterà benefici soprattutto alle località americane dotate di scarse infrastrutture per l’acqua potabile, che però faranno anche fatica permettersi i sistemi di monitoraggio, trattamento e depurazione previsti dal regolamento.
